C come COLLASSO (DIGITALE)

IL TRAGICOMICO COLLASSO DIGITALE DI ROMA CAPITALE

L'amministrazione Gualtieri, salita al potere con la promessa di trasformare Roma in un modello di città digitale, ha finito per illustrare un esempio lampante di come le buone intenzioni possano sgretolarsi di fronte alla realtà. Il divario tra le aspettative create dalle promesse elettorali e la quotidiana esperienza dei cittadini romani non potrebbe essere più ampio. Progetti ambiziosi annunciati con grande pompa si sono trasformati in miraggi digitali, lasciando i cittadini a domandarsi se la tanto decantata rivoluzione digitale non sia altro che una finzione narrativa, una sorta di realtà aumentata politica che svanisce non appena si smette di credervi.

Il Tilt del Sistema Informatico: Un'Epopea di Disfunzioni

La recente paralisi del sistema informatico della città ha rappresentato il culmine di una lunga serie di disfunzioni, evidenziando una mancanza di preparazione e di resilienza allarmanti. La disavventura digitale ha trasformato uffici un tempo efficienti in scenari di disperazione, dove dipendenti comunali e cittadini si trovano uniti nella comune lotta contro il collasso tecnologico. Aneddoti di certificati urgenti elaborati manualmente riportano la capitale italiana a un'epoca pre-digitale, rivelando la fragilità di una infrastruttura IT non adeguatamente supportata o protetta.

La Città dei Quindici Minuti... Nel 2025

L'idea di una "città dei quindici minuti", teoricamente una realtà in cui ogni servizio essenziale è a portata di mano, è diventata il simbolo dell'ironia per i cittadini di Roma. In questa utopia promessa, dove le necessità urbane dovrebbero essere rapidamente soddisfatte, la realtà si rivela diametralmente opposta. L'assessore Catarci, che dovrebbe guidare questa rivoluzione, come da “titolo” del suo assessorato, ci ricorda con le sue promesse vuote e fallimenti reali nel quotidiano promemoria dell'incapacità amministrativa di tradurre in azione le parole altisonanti. A metà consiliatura, il bilancio è desolante: la promessa di una città fluida e senza ostacoli sembra ora una beffa crudele per i cittadini che si trovano ad affrontare attese bibliche per servizi basilari come il rinnovo di una carta d'identità. In questo scenario distopico, l'anno 2025 non simboleggia più un traguardo, ma l'eternità dell'attesa per ottenere un appuntamento per la carte d’identita’ digitale come denunciato piu’ volte con video dedicato dalla nostra paginba instagram, testimoniando l'abisso tra le promesse elettorali e la realtà operativa.

L'Amara Commedia delle Consulte e dei Disagi

La consulta “ Roma StartCity” inaugurata con grande entusiasmo e alla modica somma di 250’000 Euro di tasse dei romani pochi giorni prima del collasso totale del sistema informatico, si rivela essere l'apoteosi dell'ironia. Questa iniziativa, che avrebbe dovuto segnare l'apice della trasformazione digitale di Roma, si è trasformata in un emblema di vuoto amministrativo, una scatola risonante colma di echi ma priva di sostanza. Il silenzio dell'amministrazione sul caos dei servizi anagrafici e la mancanza di un piano d'azione chiaro e preciso rendono la consulta non solo un fallimento, ma un monumento alla disconnessione tra le promesse politiche e la realtà operativa.

La Denuncia del consigliere capitolino FDI Stefano Erbaggi

Nel contesto di questo caos amministrativo, la critica di Stefano Erbaggi, consigliere di FdI, si erge come un monito all'attuale gestione della città. Erbaggi non solo mette in evidenza le deficienze dell'amministrazione Gualtieri ma propone anche un modello alternativo che privilegia un approccio pragmatico all'innovazione, puntando a una vera trasformazione digitale al servizio dei cittadini. La contrapposizione tra le promesse vuote del PD e l'impegno concreto di FdI diventa così emblematica della lotta tra retorica e azione, tra l'illusione di progresso e la realizzazione effettiva di miglioramenti tangibili per Roma.

Un Appello al Cambiamento

L'appello finale si rivolge direttamente al sindaco Gualtieri, sollecitandolo a uscire dalla bolla mediatica autocelebrativa dei video TIKTOK e ad affrontare con pragmatismo e decisione le urgenze di Roma. La città, con il Giubileo alle porte, non può permettersi il lusso dell'immobilismo o della negligenza. È necessario un cambio di rotta, un'immediata presa di coscienza che trasformi le belle parole in azioni concrete, per non tradire ulteriormente le aspettative dei cittadini e per restituire a Roma il ruolo di capitale moderna e efficiente che merita.

Valerio Rositani

Imprenditore nel settore degli accessori moda made in Italy integrati con NFT con il marchio Valni e l’app di cucina smarterchef.io basata su intelligenza artificiale

Laureato in Economia Aziendale a Roma3 ed MBA all'università di Pechino ha studiato e lavorato in Italia, Polonia, UK, Svizzera, Stati Uniti e Cina.

Appassionato di design, tecnologia, cucina, politica ed economia in Fratelli d’Italia Roma segue l’ideazione e l’implementazione della strategia digitale.

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