F come FONDO (PERDUTO)

LA GIUNTA GUALTIERI EROGA 250’000 EURO PER IL CINEMA AMERICA: POLEMICHE IN COMMISSIONE CULTURA

Durante una concitata commissione cultura capitolina svoltasi 30 il Gennaio il Partito Democratico (PD) ha espresso parere favorevole (5 voti sui 9 presenti all’atto del voto) unilateralmente ad una delibera della giunta Gualtieri per allocare 250.000 euro di fondi pubblici a fondo perduto per l'evento “Cinema in Piazza”, organizzato dalla Fondazione Piccolo America, sollevando le aspre critiche dell’opposizione. L'assenza di una rendicontazione finanziaria dell'anno precedente e una previsione di spesa vaga mettono in luce questioni di trasparenza e responsabilità, aggravate da dubbi interni anche all'interno del PD , evidenziando preoccupazioni più ampie sulle modalità di gestione delle finanze pubbliche.

LE PRESSIONI E L’ASSENZA DI RENDICONTAZIONE

La modalità di operare dell'amministrazione Gualtieri, manifestata attraverso la richiesta dell'assessore alla Cultura Gotor, ha portato all’approvazione di una spesa pubblica di 250.000 euro (possibilmente in anticipo) a favore del “Cinema in Piazza” supportata da un piano economico quantomeno approssimativo, e senza i dati sulla rendicontazione dell’anno precedente mostrando un approccio profondamente allarmante. Questa strategia, che fa seguito alla pressante sollecitazione di Valerio Carocci verso il Campidoglio l’anno precedente che porto’ all'approvazione quasi istantanea dei fondi, rivela un pattern di azione già visto , caratterizzato da una palese negligenza nell’applicare una accurata analisi e valutazione per l’erogazione di rilevanti fondi pubblici.

LE CRITICHE DI FRATELLI D’ITALIA E DELLE OPPOSIZIONI

I consiglieri di Fratelli d'Italia, Stefano Erbaggi e Francesca Barbato, hanno espresso una forte opposizione al finanziamento diretto dell'evento, sottolineando che questa non è la modalità corretta di allocare risorse pubbliche. Le loro critiche, focalizzate sulla mancanza di un bando e sull'assenza di una rendicontazione dettagliata, evidenziano preoccupazioni condivise anche da altre forze di opposizione, quali Italia Viva, Lista Calenda e Movimento 5 Stelle, che si sono unite nella richiesta di maggiore trasparenza, astenendosi da quello che è ha tutti i tratti di "putsch" orchestrato dall'assessore Gotor e avvallato dalla presidente della commissione, Erica Battaglia.

IL COLPO DI MANO DEL 2023

Il confronto del Maggio 2023 tra Carocci e l'amministrazione Gualtieri ha messo in luce la natura contesa delle negoziazioni sul finanziamento. Nonostante il clamore pubblico e le richieste di responsabilità, l'amministrazione ha proceduto a concedere 250.000 euro al Cinema in Piazza, riflettendo un problema persistente di decisioni unilaterali e mancanza di coinvolgimento in feedback critici.

LA DELIBERA “AD HOC’ E LE SUE CONSEGUENZE

La decisione di finanziare l'evento, criticata per la sua allocazione diretta senza un processo formale di offerta o reporting finanziario dettagliato, sottolinea un approccio problematico alla spesa pubblica. Anche all’interno del PD,  la consigliera di maggioranza Antonella Melito, ha espresso riserve sulla fretta dell'amministrazione di approvare il finanziamento, suggerendo la necessità di un iter decisionale più riflessivo e inclusivo all’interno di un procedimento “politico”.

RIFLESSIONI FINALI E UNA NOTA DI COLORE

L'approccio dell'amministrazione Gualtieri alla gestione del finanziamento del Cinema in Piazza solleva quindi serie preoccupazioni sulla governance e la trasparenza nell’amministrazione di rilevanti risorse pubbliche. Con l’opposizione che chiede chiarezza, è imperativo per l'amministrazione riconsiderare il suo approccio alla spesa pubblica, assicurando che le decisioni future siano prese con un maggiore grado di supervisione e scrutinio pubblico. Una nota di colore finale riguarda l'uscita della consigliera Melito dalla commissione, nonostante la sua presenza, e il voto espresso dalla consigliera Converti, catapultata in sostituzione, il cui voto non è così stato conteggiato, aggiungendo un ulteriore confusione alla già complessa vicenda.

Valerio Rositani

Imprenditore nel settore degli accessori moda made in Italy integrati con NFT con il marchio Valni e l’app di cucina smarterchef.io basata su intelligenza artificiale

Laureato in Economia Aziendale a Roma3 ed MBA all'università di Pechino ha studiato e lavorato in Italia, Polonia, UK, Svizzera, Stati Uniti e Cina.

Appassionato di design, tecnologia, cucina, politica ed economia in Fratelli d’Italia Roma segue l’ideazione e l’implementazione della strategia digitale.

Indietro
Indietro

C come CONGESTION (CHARGE)

Avanti
Avanti

E come EXPO (A RIYHAD)